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I, Shakespeare al completo al Teatro i
Sono ormai diventati un vero cult teatrale, i lavori della Accademia degli Artefatti raggruppati nel progetto I, Shakespeare sui testi del drammaturgo inglese Tim Crouch. E ora sarà possibile vederli tutti di fila al Teatro i, a partire dal 12 dicembre al Teatro i.
Leggenda vuole che Shakespeare amasse interpretare da attore i suoi comprimari, Jago, Mercuzio, Orazio. E anche ai suoi personaggi minori riserva un momento magico, come il "C'è del marcio in Danimarca", battuta messa in bocca a Marcello, non ad Amleto. Su questa scia Tim Crouch ha concepito I, Shakespeare, monologhi spin-off su personaggi marginali del grande Bardo, alcuni dei quali possono avere anche solo una battuta o poco più. E gli interpreti italiani, l'Accademia degli Artefatti, di Crouch li hanno portati in scena, esasperando il carattere interattivo, l'interazione che si crea con il pubblico coinvolto come in un gioco di società, letteralmente catturato in scena, scardinando i ruoli e le convenzioni teatrali. Chi si ricorda più della quarta parete ormai?
Il folletto Fiordipisello di Sogno di una notte di mezza estate, in cui appare solo due volte e dice solo una battuta, «sono pronto», prenderà racconta un un suo personale sogno (Io, Fiordipisello, 12 e 13 dicembre), Banquo, una delle tante vittime di Macbeth torna sotto forma di fantasma (Io, Banquo, 14 e 15 dicembre), Calibano, il mostro della Tempesta riprende possesso dell’isola, spodestando Prospero, con l’idea di dare vita a una nuova razza da generare con Miranda (Io, Calibano, 16 e 17 dicembre), Cinna riconsegna la storia del Giulio Cesare con i suoi occhi da poeta [Io, Cinna (il poeta), 18 e 19 dicembre">, Malvolio, che conclude La dodicesima notte minacciando vendetta per lo scherzo subito, avrà infine soddisfazione (Io, Malvolio, 20 dicembre, lettura scenica).
I, Shakespeare al completo al Teatro i
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