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L'impietoso spaccato della società de I PARENTI TERRIBILI
a cura di Roberto Canavesi
Filippo Dini prosegue la sua personale indagine teatrale nell'inferno familiare con la commedia di Jean Cocteau
Torino, al Teatro Carignano, da martedì 12 a domenica 24 novembre 2024
Prima Casa di bambola, poi Agosto a Osage County, ed ora I parenti terribili, prosegue imperterrito il viaggio di Filippo Dini all'interno di un universo famigliare indagato nelle sue sfaccettature più articolate con spettacoli che, se da un lato riaffermano l'attualità di testi da ricondurre alla storia del teatro contemporaneo, dall'altro pongono al centro la figura ed il lavoro dell'attore come unico possibile tramite tra autore e pubblico.

Per due settimane in scena al Teatro Carignano, nella doppia veste di regista ed interprete insieme a Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Giulia Briata e Cosimo Grilli, lo stesso Dini propone la sua personale rilettura di un testo simbolo della drammaturgia del Novecento, spaccato spietato della società nel rappresentare un'evidente rottura stilistica rispetto ai lavori precedenti del suo autore: scritta e per la prima volta rappresentata nel 1938, sette anni prima del debutto italiano diretto da Luchino Visconti, con I parenti terribili Cocteau lancia il guanto di sfida a quel pubblico benpensante fino ad allora spettatore privilegiato dei suoi precedenti lavori, copioni non di meno fortunati e di successo per quanto caratterizzati da un linguaggio del tutto differente. E di esoterico si può non a torto parlare approcciando una commedia prossima alla perfezione, storia di una famiglia davvero terribile, autoreclusa in se stessa, avulsa da qualsiasi stimolo esterno e intrappolata in un intreccio di brutali ed ossessive passioni.

"Michel - è scritto nella presentazione - è un giovane uomo viziato e amato morbosamente dalla madre Yvonne: quando annuncia ai suoi genitori di amare Madeleine, la disperazione divora la donna che teme di perdere il figlio, mentre oscuri segreti sulla famiglia vengono a galla": innescando un gioco di continue rivelazioni destinate a coinvolgere ed interessare tutti i componenti del tormentato nucleo, Cocteau mette alla berlina l'istituto famiglia, in assoluto la cellula fondante della società a lui contemporanea, per sbattere in faccia con modalità riconducibili al tradizionale teatro borghese le infinite zone d'ombra che possono all'improvviso investire e destabilizzare equilibri da tempo minati nella loro solidità. Ribaltamento di prospettiva che sconvolgerà la vita teatrale del secondo Novecento costituendo uno dei più grossi successi ottenuti da Cocteau come autore drammatico.

Produzione TSV – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e Teatro Stabile Bolzano, I parenti terribili di Jean Cocteau nella traduzione Monica Capuani è diretto da Filippo Dini, anche in scena con Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Giulia Briata e Cosimo Grilli: due settimane di repliche al Teatro Carignano martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, la domenica alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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