"Cose che so essere vere - scrive Valerio Binasco - appare fin dalla prima lettura come un testo di grande impatto emotivo. Bovell penetra senza pudore in tutti i sentimenti che possono dar vita a un ritratto di famiglia e cattura la nostra commozione": impietosa istantanea di un meccanismo famigliare di cui si fanno emergere complessità e criticità, la piéce è una struttura dinamica che cambia continuamente punto di vista attraverso gli occhi dei quattro fratelli disperatamente impegnati in una lotta per sopravvivenza ed affermazione, al di là dell'amore e delle aspettative dei genitori. Il tutto in una scrittura dal ritmo sciolto ed apprezzabile per la scelta forse un po' romantica, ma non per questo da disperdere, di voler perseguire l'intento di raccontare una storia, di coinvolgere il pubblico in una narrazione che sia elemento di seduzione quanto pretesto per riflettere su tematiche attuali come la perdita di fiducia e la forza del passato di manipolare il futuro: "Cose che so essere vere - conclude Binasco - è una commedia malinconica di persone che volevano fare della propria famiglia un'isola felice, ma hanno edificato il proprio sogno di felicità su verità nascoste, sepolte nelle fondamenta e soffocate nel silenzio, finendo per sbattere contro l'infelicità assoluta".
Noto al grande pubblico per numerosi altri copioni, su tutti Speaking in Tongues, di cui ha curato l'adattamento cinematografico dal titolo Lantana, e When the Rain Stops Falling, Andrew Bovell in Things I Know to Be True riafferma la centralità della trama più che della forma, impreziosendo situazioni e personaggi del tutto contemporanei di un retrogusto del passato che rendono il testo un congegno teatrale tutto da scoprire.
Produzione Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di HLA Management Pty Ltd con il sostegno di Fondazione CRT, nella traduzione di Micole Jalla Cose che so essere vere di Andrew Bovell vedrà in scena Giuliana De Sio, Valerio Binasco, sua anche la regia, Fabrizio Costella, Giovanni Drago, Giordana Faggiano e Stefania Medri. Fino a domenica 27 ottobre repliche al Teatro Carignano il martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, la domenica alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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