Al Teatro Manzoni di Milano da martedì 5 a domenica 17 novembre 2024
Testo: Neil Simon, Traduzione: Masolino D’Amico, Regia. Massimo Popolizio
Scene: Maurizio Balò, Costumi: Gianluca Sbicca, Luci: Carlo Pediani, Suono: Alessandro Saviozzi
Interpreti: Umberto Orsini, Franco Branciaroli, Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale, Emanuela Saccardi
Coproduzione: Teatro de Gli Incamminati, Compagnia Orsini, Teatro Biondo Palermo, in collaborazione con CTB Centro Teatrale Bresciano e con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali e Comune di Fabriano
La regia di Massimo Popolizio e i due straordinari interpreti che lo portano in scena fanno sì che i quasi cinquant’anni trascorsi dall’epoca della scrittura del testo non si avvertano. Il motivo c’è e lo si può individuare nello scavo in profondità che Orsini a Branciaroli fanno dei loro due personaggi. I quali hanno le convinzioni ma anche le fragilità che lo scorrere degli anni hanno radicato in loro creando una sorta di involucro che impedisce al partner di metterli a nudo. Un’altra regia ed altri attori avrebbero fatto di questi due personaggi caratterialmente così distanti una sorta di Laurel e Hardy rivisitati. L’uno esuberante e pronto per ruoli soprale righe e l’altro introverso e riservato ma anche capace di tenere il punto quando è necessario.
Orsini e Branciaroli si sono abbracciati alla fine della prima milanese. Non sappiamo se lo facciano tutte le sere. Quello che è certo è che hanno abbracciato anche i loro personaggi comprendendone le debolezze e offrendo loro quel tanto di malinconia che non si riduce al rimpianto per i bei tempi andati ma si traduce nella consapevolezza dello scorrere degli anni che impone una seppur difficile revisione di quanto compiuto e di quanto invece avrebbe potuto essere. Bastava forse puntare qualche volta di meno il dito sul petto al partner o, dall’altra parte, ascoltarne un po’ di più le aspettative…Chissà!