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I conflitti raccontati a teatro dal festival SCORRIBANDE METROPOLITANE
a cura di Roberto Canavesi
La rassegna torinese esplora le molteplici e diverse forme di conflitto, da quello interiore a quello sociale
Torino, da novembre 2024 ad aprile 2025
Progetto pensato realizzato da Liberipensatori Paul Valery, in collaborazione con un collettivo di realtà torinesi che rispondono al nome di Santibriganti teatro, Tékhné e Quinta Tinta, parte nel prossimo fine settimana la terza edizione di Scorribande metropolitane, rassegna teatrale che fino ad aprile 2025 indagherà l'idea di conflitto in un momento storico in cui tensioni e disuguaglianze sembrano farla da padrone: il teatro, e più in generale le arti performative, diventano lo strumento per una ricognizione a tutto campo nelle molteplici manifestazioni del conflitto in chiave contemporanea, cercando di esorcizzare quella sensazione di impotenza che si prova di fronte alle ingiustizie, ed utilizzando al tempo stesso il ruolo dell'artista come strumento per innescare riflessioni e cambiamenti. 

"Scorribande metropolitane - scrivono i promotori della rassegna - nasce con questo spirito, cercando di essere una piccola ma significativa goccia in un mare di possibilità; più che mai in questa terza edizione è per noi l'arte che non si arresta": pur in un contesto di oggettiva difficoltà in termini di sostegno si è comunque deciso di investire nella creazione di spazi di riflessione, confronto e crescita per tutta la comunità. Riducendo il numero degli eventi, e rinunciando agli artisti internazionali, ha preso forma un programma dilatato per una proposta artistica che ha tra i suoi principali obiettivi la sensibilizzazione alla partecipazione attiva del cittadino. 

Ad inaugurare il cartellone, venerdì 1 e sabato 2 novembre nello spazio Pappagalli In Trappola in via Giulietti 10 a Torino, sarà la compagnia Signori Delebili Pennarelli con Sine die, una produzione Liberipensatori Paul Valery per la regia di Emily Tartamelli, da un testo originale di Camilla Bassetti, con in  scena Riccardo Giacomella: ispirata ad uno dei gesti più quotidiani e comuni come il rito del tè, la piéce è la storia di Flora, donna ma soprattutto nonna, e di suo nipote Leonardo, aspirante attore, che la fa rivivere vestendone i panni. Sarà proprio lui, attraverso ricordi annacquati da una prospettiva di bambino, a restituire l'immagine di una donna granitica, irresistibile e che forse non ha mai conosciuto davvero. 

Per le serate di Scorribande metropolitane biglietti a Euro 12 ed Euro 10 prenotabili all'email liberipensatoripaulvalery@gmail.com: aggiornamenti sul programma della rassegna ed informazioni sul sito www.liberipensatoripaulvalery.com.
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