Una volta erano direttori artistici, oggi sono consulenti per la direzione artistica: cambiano i termini, la sostanza (in teoria) no. Come che sia alla Fondazione del Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale l'uscita di scena di Mario Martone coincide con la discesa in campo di Valerio Binasco, attore e regista piemontese, classe 1964, chiamato a sovraintendere le scelte artistiche per il triennio 2018-2020.

E se per alcuni addetti ai lavori la scelta era nell'aria, è solo con la seduta odierna del Consiglio di Amministrazione che si è avuta l'ufficialità di un incarico votato all'unanimità: “Binasco, - ha spiegato il Presidente dello Stabile Lamberto Vallarino Gancia - regista e attore tra i più apprezzati e premiati della scena italiana, saprà proseguire nel solco di eccellenza tracciato da Martone per conseguire ulteriori prestigiosi obiettivi e consolidare le funzioni e la competitività del nostro Teatro”. Attese e speranze cui fanno eco anche le parole del direttore Filippo Fonsatti pronto a sottolineare come “la scelta sia ricaduta su Binasco per la solidità e la coerenza di un percorso artistico ben connotato nel corso della carriera e delineato in tre ambiti (...): la rilettura innovativa e originale dei grandi titoli del repertorio, l’attenzione alla drammaturgia e ai temi della contemporaneità, la formazione e la valorizzazione dei giovani talenti”. 

Un passaggio di consegne ideale continuum degli incroci che hanno visto il Martone regista dirigere, sul set come a teatro, il Binasco attore in un insieme di esperienze sul campo di cui siamo certi il neo consulente farà tesoro per la nuova sfida in terra piemontese. “Non vedo l’ora – conclude Binasco – di mettermi al lavoro per contribuire, nel mio nuovo ruolo, a progettare il futuro della nostra comunità”.