"In scena - scrive la protagonista - campionerò alcuni frammenti di brani appartenenti alla memoria collettiva e li ricomporrò per dare vita a qualcosa di nuovo. Quei frammenti, tuttavia, è come se avessero già in sé le attuali possibilità di utilizzo, poiché nella grammatica elementare delle cose non vi è differenza tra causa ed effetto": la ritualità ed il procedere ossessivo degli inni sacri procederanno di pari passo con i ritmi della moderna dancefloor nella definizione di un’affinità strutturale tra le melodie del passato e la musica elettronica.
Come sempre esito della settimana di residenza torinese negli spazi del Teatro Café Muller, la performance di sabato 10 aprile rappresenta la perfetta sintesi dell'assenza di gerarchia fra passato, presente e futuro: ideale e personale rappresentazione di un processo di creazione artistica immaginato intorno l'idea di evoluzione, realizzato attraverso un'attenta opera di campionamento manipolando elettronicamente brani musicali della memoria collettiva portati ad un nuovo status espressivo.
Dal suo altare/consolle Polimnia con il violoncello suonato dal vivo sarà l’ideale ponte visivo e sonoro tra passato e presente, richiamo ad un'antica sacralità che rinnovandosi al contempo si proietta nel futuro fino alla creazione di un vero e proprio remix set.
Ideato ed interpretato da Bea Zanin per Polimnia_Primo studio appuntamento sabato 10 aprile alle 21 con visione in streaming sul sito www.niceplatform.eu dove saranno presenti le informazioni per acquisto biglietti ad Euro 3,50.
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