Otto teste pensanti ed altrettanti corpi, tutti rigorosamente al femminile, sono gli ingranaggi di un meccanismo risolto in un lavoro di scrittura condiviso dove ciascuna attrice ha definito i confini, con le parole o con il fisico, della propria presenza in scena: ma attenzione a pensare la scrittura come semplice intercalare di parole, quando invece sono proprio i corpi, la fisicità a dettare i ritmi e definire i contenuti dell’azione scenica, partendo dall’idea che vuole le parole a volte elemento ingannevole, a dispetto di corpi cellule primigenie di quel processo di svelamento vera essenza dell’azione. "Anche per questo - è scritto nella presentazione - Svelarsi si rivolge a un pubblico esclusivamente di donne (cis, trans e non binarie). Tutte quelle che si sentono e definiscono donne: non si tratta solo di creare uno spazio sicuro per chi è sul palco, ma anche di permettere a chi guarda di sentire il proprio corpo risuonare più profondamente con quello che vede, nudo, in scena".
E se la cultura patriarcale è ancor oggi presenza viva nel contesto sociale, al tempo stesso elemento di freno per l’espressione di sogni e desideri, costringendo spesso la donna a mettersi in disparte vittima di un assurdo senso di costrizione, in Svelarsi si parte da vissuti diversi che hanno un comune denominatore di umiliazione e di invisibilità, vissuti collettivi che messi insieme si mostrano, nella resa scenica delle otto autrici-attrici, per quel che sono, soprusi spesso meschini.
Di tutto questo guai a pensare ad una rappresentazione in chiave tragica: semmai grande spazio ai contorni tragicomici, per imparare a riderci su e a rispondere con una potenza che non può mai esser limitata. "Svelarsi è nato così - conclude Silvia Gallerano - pensato per sole donne, per aprire un luogo che ci mancava, uno spazio un po’ clandestino in cui entrare lasciando a casa i ruoli, le posture, le bugie che interpretiamo ogni giorno (…) Perché ogni tanto bisogna osare esperimenti, anche scomodi, per scardinare i nostri stessi punti di vista. Perché così è e basta: è una scelta artistica e politica".
Produzione Teatro di Dioniso in collaborazione con PAV, nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe e con il contributo di Ministero della Cultura e Regione Lazio, spettacolo rivolto alle donne o a chi si sente tale, Svelarsi è progetto collettivo di e con Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori, Giulia Pietrozzini e Silvia Gallerano, sua drammaturgia e regia: al Teatro Astra martedì 13 febbraio alle 21 con biglietti esauriti in prevendita. Info allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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