In scena al Teatro Carignano per il cartellone dello Stabile torinese, con lo stesso regista ed Anna Della Rosa vestire i panni dei due amanti, messe da parte le atmosfere kitsch e glamour delle leggendarie versioni per il grande schermo, la rilettura proposta intende approcciare in modalità inedita le pagine di quello che può considerarsi un poema filosofico e mistico che santifica l’eros, in perenne bilico tra alto e basso, con il potere evocativo di quei versi scespiriani che spinsero più di uno studioso a scorgere tra le pieghe della parola l’ombra del grande filosofo Giordano Bruno secondo un classico disegno di teatro della mente: e quando di approccio particolare si parla ci si riferisce alla possibile dicotomia ordine-disordine secondo cui è possibile oggi avvicinarsi alle pagine scespiriane in un’ideale analisi comparativa tra prima ed ultima scena.
"Nella prima scena - precisa Malosti - uno degli ambasciatori arrivati da Roma per avere un colloquio con Antonio parla del grande generale come se fosse un vecchio demente, disordinato, libidinoso, perso dentro l’amore per la zingara Cleopatra": lato suo, la scena finale, vede il vincitore Cesare Ottaviano davanti al corpo esanime di Cleopatra che incita al "massimo ordine". Ad un iniziale massimo disordine, in cui eros vive insieme a thanatos in un baccanale egiziano e convive con le guerre. con la res pubblica e il potere, corrisponde un progressivo rientro all’ordine dove l’ipotetico sconvolgimento del mondo svanisce con la morte dei due amanti per essere addirittura soppiantato da un Cesare Ottaviano che, dopo la beffa politica del suicidio di Cleopatra, concede ai due una imperitura tomba comune esigendo dai suoi totale disciplina per il rito di sepoltura con tutto l’esercito schierato. "Ho chiesto a Margherita Palli - conclude Il regista - di creare una scena-tomba, con gli strati della storia (millenari) visibili: è un mausoleo di oggi che ospita tombe antiche di antichi ospiti, i fantasmi, le ombre come Shakespeare le chiamava, che sono l’essenza del teatro".
Produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e LAC Lugano Arte e Cultura, traduzione e adattamento di Nadia Fusini e Valter Malosti, sua anche la regia, Antonio e Cleopatra di William Shakespeare vedrà in scena Anna Della Rosa, Valter Malosti, Danilo Nigrelli, Dario Battaglia, Massimo Verdastro, Paolo Giangrasso, Noemi Grasso, Ivan Graziano, Dario Guidi, Flavio Pieralice, Gabriele Rametta e Carla Vukmirovic: repliche al Teatro Carignano martedì 13, giovedì 15 e sabato 17 febbraio alle 19.30, mercoledì 14 e venerdì 16 febbraio alle 20.45, domenica 18 febbraio alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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