Canzone popolare e canzone d’autore saranno i generi con cura mescolati per un viaggio di parole e note che spazierà dal blues a Bob Dylan, dai canti partigiani a Fabrizio De André e Giorgio Gaber, passando per Bob Marley e Bruce Springsteen, per John Legend, Leonard Cohen e tanti altri: "dalle coltivazioni di cotone - scrivono i Folli - dove gli spiritual aiutavano gli schiavi afroamericani a sopportare il duro lavoro e la frusta del padrone, ai canti della resistenza dei nostri partigiani; dalle musiche composte nei campi di concentramento ai brani politici dei cantautori italiani e francesi": di lunga data il rapporto tra musica e libertà, binomio inscindibile capace di muoversi in simbiosi dalla sfera individuale a quella collettiva, strettamente collegate ed intimamente connesse seguendo il percorso logico che intende la libertà come concetto raggiungibile attraverso la musica, e la musica come strumento per ottenere la libertà.
Per Songs of freedom cinque saranno le stazioni immaginate nell’originario percorso, tappe dai simbolici nomi che andranno da IN CATENE – libertà e schiavitù a DIETRO LE SBARRE – libertà e prigionia, da AL LAVORO - libertà e lavoro a IN TRINCEA – libertà e guerra, per concludersi con LIBERTÀ DI PENSARE – la libertà dell'individuo, segmenti di racconti e canzoni dove le parole si fanno corpo, suono ed immagini per risolversi in un unico grande canto, commosso, ironico e necessario.
Produzione Accademia dei Folli diretta da Carlo Roncaglia, Songs of freedom vedrà in scena Carlo Roncaglia e la band formata dai musicisti Enrico De Lotto al basso Max Altieri alle corde, Paolo Demontis all’armonica e Matteo Pagliardi alla batteria: al Teatro Studio Bunker giovedì 11 e venerdì 12 gennaio alle 21, sabato 13 gennaio alle 19.30 e domenica 14 gennaio alle 16, con biglietti a Euro 16 ed Euro 13. Prenotazione obbligatoria all’email prenotazioni@accademiadeifolli.com, contattando il numero 345.677.88.79 o sulla piattaforma oooh.events.
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