Argomento di grande attualità, piaga sociale che potremmo a tutti gli effetti considerare come tragico evergreen, la violenza sessuale nel suo manifestarsi diventa ingombrante segreto capace di occupare una vita intera, diventando morbo in grado di abitare le case come gli studi dei medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, di invadere quelle dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate senza venire riconosciute: ed il dramma di una persona diventa così esperienza difficile da ascoltare da parte di una madre che scopre la peggiore delle verità, ma anche dal lato di terapeuti e professionisti che quella verità non la vogliono conoscere.
Se è vero che le stesse storie fondanti la civiltà occidentale sono storie di traumi, è altrettanto innegabile che conosciamo tutto di Edipo mentre di Laio, il padre assassino, sappiamo ben poco: cosa vorrà dire questo se non forse che da sempre, pur di salvare l’ordine dei padri, costruiamo impalcature concettuali che fanno perdere consistenza alla realtà dei traumi e alla voce dell’esperienza. "Dentro - scrive Giuliana Musso - non è teatro d’indagine, è l’indagine stessa, quando è ancora nella vita, la mia stessa vita: non è un lavoro sulla violenza ma sull’occultamento della violenza. Dentro è un piccolo omaggio teatrale alla verità dei figli".
Produzione La Corte Ospitale in coproduzione con OperaEstate Festival Veneto, drammaturgia e regia di Giuliana Musso, Dentro vedrà in scena Maria Ariis e Giuliana Musso: repliche al Teatro Astra martedì 5 dicembre alle 21, mercoledì 6 dicembre alle 20 e giovedì 7 dicembre alle 20, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info al 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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