Pubblico e privato si intrecciano nella parabola del militare, "colpevole" di aver reso noti indicibili crimini di guerra e di aver intrapreso una personale lotta per la libertà d'informazione, la trasparenza e la giustizia: a ciò si aggiunga, particolare affatto trascurabile, la trattazione della tematica transgender con cui si portano a galla discriminazioni e violenze di genere: novella Antigone, Chelsea Manning, nata con il nome Bradley, si afferma come simbolo di autodeterminazione, coscienza morale e lotta contro un potere incapace di riconoscere le proprie colpe e, soprattutto, del tutto miope di fronte alla trattazione di tematiche identitarie di interesse collettivo.
Allo spettacolo seguirà dibattito con interventi di esponenti politici locali e di rappresentanti di Amnesty International Italia, di Free Assange Italia e dell'Associazione Antigone per i diritti e le garanzie nel sistema penale: in collegamento via web interverrà Stefania Maurizi, l'unica giornalista di inchiesta italiana cui Julian Assange ha consegnato tutti i documenti segreti di WikiLeaks.
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