Immaginando la nascita di Francesco nel 1982, e non otto secoli prima, dove avremmo potuto trovarlo? Quale presepio farebbe tra i cassonetti dell’immondizia? La storia ci tramanda di un Francesco in realtà chiamato Giovanni, nato da una madre francese con il padre in Francia a vendere stoffe pregiate, cresciuto con il sogno di diventare cavaliere, destinato alla guerra da cui ritorna finendo in galera: uscito dal carcere lo vediamo muratore intento ricostruire le case dei nobili che il popolo ha cacciato da Assisi, "gavetta" che lo porterà a diventare il santo che impara a ricostruire la Chiesa di Dio in terra. "Ma perché Francesco - è scritto nella presentazione - ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica? Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare".
In un ideale sovrapposizione tra passato e presente, tra storia ed attualità, il Francesco di oggi rivolgerà il suo sguardo in basso nel parcheggio davanti alla finestra della sua casa popolare: potrà così scoprire ed imbattersi in un’umanità che con lui condivide lo stesso asfalto, la stessa condizione. Da Giobbe, magazziniere analfabeta che ha organizzato il magazzino senza nemmeno una parola scritta, alla Signora delle Slot, rumena arrivata in Italia come prostituta che s'è ricomprata la propria libertà, passando per lo zingaro che ha cominciato a fumare a otto anni ed ancora lì rimane, accanto alla fontanella, davanti al bar.
Con il sottofondo musicale musiche di Gianluca Casadei spazio ad un viaggio in un simbolo della nostra cultura, ritratto non tanto del personaggio storico quanto come "reincarnazione" in quella moderna umanità chiamata a fare i conti con deviazioni non così diverse da quelle del dodicesimo secolo: parole, immagini e musica per ricordare, ci ricorda la Compagnia, che "nella notte di Natale del 1223 Francesco ha fatto nel piccolo paese di Greccio, il suo primo presepe. Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri".
Produzione Fabbrica, Fondazione Musica Per Roma e Teatro Carcano, progetto commissionato dal Comitato Nazionale Greccio 2023, per RUMBA. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato di e con Ascanio Celestini con le musiche di Gianluca Casadei repliche al Teatro Gobetti martedì 5, giovedì 7 e sabato 9 marzo alle 19.30, mercoledì 4 marzo e venerdì 8 marzo alle 20.45, domenica 10 marzo alle 16, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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