Preziosa guida in una delle loro prime esperienze professionali sarà Filippo Dini, nome di spicco dall'ente torinese anche lui con la valigia pronta per abbracciare nuove sfide dopo la nomina come direttore artistico della Fondazione Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale: ad animare l’estate teatrale sul verde prato del Carignano sarà così un dittico di teatro inglese incentrato su una delle storie d’amore più famose di tutti i tempi, Romeo e Giulietta di William Shakespeare, cui si alterneranno le repliche di After Juliet di Sharman Macdonald per raccontare un ipotetico seguito della tragedia shakespeariana servendosi di due ipotesi drammaturgiche assai diverse.
"Tutto il progetto scrive Dini - deve moltissimo all’impianto scenografico, che rappresenta un parco giochi abbandonato: uno scivolo, una giostrina con i sedili, la cabina di una ruota panoramica. Il riferimento visivo usato come punto di partenza è la famosa foto del parco giochi della città fantasma di Pripjat’, edificata a soli 2 km dalla centrale nucleare di Černobyl' ed evacuata subito dopo l'incidente": e se il grande classico del Bardo è sostanzialmente una storia di ragazzi, filo conduttore delle due proposte sarà il racconto di un massacro, della fine di tutto ciò che possiamo riferire alla gioventù, affrontando la scomoda e terrificante idea della morte delle generazioni più giovani da un punto di vista mediatico. Utilizzo indiscriminato dei social ed una generale ecoansia per il destino del nostro pianeta sono i marchi di fabbrica di quei millennials che, nel caso di Romeo e Giulietta, vede prima nascere un amore tra due giovani, salvo poi cedere all’odio, alla guerra ed alla sopraffazione che pervade il dramma.
Con il linguaggio della tragedia scespiriana inevitabilmente tendente all’alto, in After Juliet della scozzese Sharman Macdonald tutto risulta superato, appiattito: ideale sequel del classico scespiriano, il testo diventa favola moderna che parla di amore e odio, di speranza e redenzione, con immancabili protagonisti i giovani di una città che, come specifica l’autrice, potrebbe essere la Verona del XVII secolo o le attuali Londra o Edimburgo. "La storia di After Juliet - conclude Dini - è quella di un odio ancora più feroce, da parte di ragazzi, ai quali è stata trasmessa solo la frequentazione di questo sentimento. Ci troviamo quasi su La strada di Cormac McCarthy: dopo che la fine è stata raggiunta, siamo in una dimensione di attesa del nemico".
Il verso del Bardo lascia spazio alla narrazione di fatti ed accadimenti, con l’inevitabile gap linguistico definire i contorni di un mondo onirico dove la realtà è contaminata da visioni di sogno e da ombre, fantasmi dolenti e disperati che chiedono giustizia, pace e ancora e sempre amore: commedia nera, ricca di humor e pathos, After Juliet costringe lo spettatore a riflettere sulle radici del nostro rancore, chiedendo di guardare con pietà a tutti i morti e di onorarli celebrando non l’odio ma la fratellanza e, in ultimo, la vita stessa.
Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale diretta da Filippo Dini, Romeo e Giulietta di William Shakespeare ed After Juliet di Sharman Macdonald vedranno in scena Alessandro Ambrosi, Francesco Bottin, Cecilia Bramati, Ilaria Campani, Maria Teresa Castello, Hana Daneri, Alice Fazzi, Matteo Federici, Iacopo Ferro, Samuele Finocchiaro, Christian Gaglione, Sara Gedeone, Francesco Halupca, Martina Montini, Greta Petronillo, Diego Pleuteri, Emma Francesca Savoldi, Andrea Tartaglia, Nicolò Tomassini e Maria Trenta: da martedì 18 giugno a domenica 14 luglio tutte le repliche al Teatro Carignano avranno inizio alle ore 21 con biglietti ad Euro 15 ed Euro 10.
Calendario completo ed informazioni allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it dove è anche attiva la vendita on line.
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