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EDIPO RE e la ricerca delle verità che non vogliamo vedere
a cura di Roberto Canavesi
Andrea De Rosa indaga l’eterno dissidio tra libertà e necessità, tra colpa e fato
Torino, al Teatro Astra, da venerdì 8 a domenica 17 marzo 2024
Personaggio tra i più analizzati e rappresentati nella storia del teatro di tutti i tempi Edipo è colui che riavvolgendo i fili della memoria di un’intera esistenza arriva a squarciare il velo sul proprio passato: scoprirà una lunga sequenza di orrori e delitti di cui in parte cercherà di esorcizzare il significato, fino a quando Sofocle non affida al Coro parole che suonano tanto come disperata sentenza, "non dite mai di un uomo che è felice, finché non sia arrivato il suo ultimo giorno".

Ultima tra le infinite riletture succedutesi nel tempo, la versione firmata da Andrea De Rosa e Fabrizio Sinisi, in prima nazionale al Teatro Astra per la stagione Cecità della Fondazione TPE – Teatro Piemonte Europa, prevede che la lezione del sovrano di Tebe si possa riassumere in due semplici parole, "sei tu", criptica espressione a sintetizzare quella verità di cui Edipo è con passione indagatore per poi esserne travolto ed accecato dalla stessa forza: a ciò si aggiunga come dirigere oggi l’Edipo Re per Andrea De Rosa non sia solo cimentarsi in un nuovo progetto, quanto l’occasione per proseguire il personale percorso di indagine del teatro classico iniziato nell’ormai lontano 2017 con Le Baccanti.

"La novità più importante di questo adattamento del testo di Sofocle - scrive il regista napoletano - consiste nell’aver affidato allo stesso attore i ruoli di Tiresia e di tutti i messaggeri. Non si tratta solo di uno stratagemma registico, ma di mettere in scena un personaggio che, di volta in volta, rappresenti una manifestazione del dio Apollo, della sua voce oscura, dei suoi oracoli": dove nelle citate Baccanti tutto ruotava intorno alla figura e alla voce di Dioniso, in Edipo Re l’invisibile protagonista sarà Apollo, a suggellare l’importanza di una presenza "altra" cui non si deve mai smettere di prestare ascolto se è vero, come dice Platone, che "i più grandi doni vengono dati agli uomini dagli dèi attraverso la follia". Ed ancora, tra le righe, mai dimenticare che se la follia sembra essere il mezzo di comunicazione tra divino e umano, senza scordare l’intensità del terribile dolore che attraversa entrambe le tragedie, è proprio ad essa che dobbiamo immaginare legata la nascita, e forse anche il destino, dell’intero teatro occidentale.

Produzione Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa, Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Nazionale di Genova ed Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, traduzione di Fabrizio Sinisi per adattamento e regia di Andrea De Rosa, Edipo Re di Sofocle vedrà in scena Francesca Cutolo, Francesca Della Monica, Marco Foschi, Roberto Latini, Frédérique Loliée e Fabio Pasquini: repliche al Teatro Astra venerdì 8, martedì 12 e venerdì 15 marzo alle 21, sabato 9, mercoledì 13 e sabato 16 marzo alle 19, giovedì 14 marzo alle 20, domenica 10 e domenica 17 marzo 17 con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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