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Vita e giustizia, sogni e speranze, per l’intreccio di FINE PENA ORA
a cura di Roberto Canavesi
Ritorna lo spettacolo di Simone Schinocca tratto dal libro dell’ex magistrato Elvio Fassone
Torino, al Teatro Gobetti, da martedì 14 a domenica 19 maggio 2024
Ha da poco tagliato il prestigioso traguardo delle 50 repliche in giro per lo stivale, cui si devono aggiungere incontri e momenti di approfondimenti legati alla vicenda narrata in scena: Fine pena ora, testo e regia di Simone Schinocca dall’omonimo romanzo di Elvio Fassone, è pagina di teatro tra le più intense delle ultime stagioni pronta a rivivere per una settimana al Teatro Gobetti come nuovo titolo del cartellone dello Stabile cittadino.

Al centro del racconto la lunga, intensa e fitta rete di relazioni che si instaura lungo trent’anni tra un ergastolano e il suo giudice, tra chi si è macchiato di errori ed orrori e l’uomo che lo ha messo di fronte alle proprie responsabilità condannandolo ad un’esistenza in carcere: "in questo tempo - racconta il regista Simone Schinocca - in cui tutti urlano la propria posizione, il proprio sentire, e il trovare un punto di incontro e conciliazione sembra impossibile, abbiamo scelto di dare luce a Fine pena ora. Questa storia ci insegna che un punto di incontro esiste sempre, anche tra mondi distanti e impossibili"

Il dialogo tra le parti, anche quando queste sono tra di loro molto distanti, come unica possibile ancora di salvezza per esistenze in apparenza inconciliabili: è così che attraverso le lettere di un’appassionata corrispondenza Salvatore ed il "suo" Giudice riescono a trovare un punto d’incontro, e lo fanno interrogandosi ed interrogando lo spettatore su come sia possibile conciliare la domanda di sicurezza sociale, e la detenzione a vita, con il dettato costituzionale del valore riabilitativo di ogni pena.

Pur con tutte le premure del caso, dobbiamo convincerci che oggi a prevalere debba essere la logica del "fine pena mai?" O magari del "fine pena ora?": questo, ed altri interrogativi, saranno al centro dell’adattamento per la scena del testo di Elvio Fassone, pagine non solo intrise di forte umanità e passione, quanto pretesto per una riflessione, talvolta anche in modalità autocritica, su tutto uno sistema di valori di cui il cittadino contemporaneo non può ignorare l’esistenza. 

Produzione Tedacà e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi e Fertili Terreni Teatro, adattamento e regia di Simone Schinocca dall’omonimo romanzo di Elvio Fassone, Fine pena ora vedrà in scena Salvatore D’Onofrio, Costanza Maria Frola e Giuseppe Nitti. Repliche al Teatro Gobetti martedì 14, giovedì 46 e sabato 18 maggio alle 19.30, mercoledì 15 e venerdì 17 maggio alle 20.45, domenica 19 maggio alle 16, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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