"Le gabbie naturali imposte dal mondo - scrive la Compagnia - legiferano della nascita, della crescita e della cultura, ma la morte è come al solito insabbiata: ai bambolotti queste cose sembrano inutili sofferenze, antiche volgarità. La porta attraversata dal corpo, che è di cervello e profondamente pigro, si trasforma in un portale nel vuoto": intorno alla porta si svilupperà un racconto immaginato per mettere alla berlina i preconcetti della società, delimitazioni imposte che possono sembrare ostacoli insormontabili. Aprire quella porta vorrà dire tentar di squarciare il velo sull’ambiguità, sull’insicurezza dell’essere e sulla meschinità dello stare.
Al solito spiazzante miscuglio di linguaggi e contenuti, lo spettacolo di Antonio Rezza e Flavia Mastrella sarà da un lato strumento di disorientamento per lo spettatore, dall’altro pretesto per riflettere su di una condizione umana che vede spesso il singolo prigioniero del corpo, ed al tempo stesso sedotto dall’onnipotenza della sua immagine che trasforma l’aspetto per raggiungere la bellezza immobile e silente tanto cara.
Produzione Compagnia Rezza/Mastrella, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Sardegna Teatro e Spoleto Festival dei Due Mondi, scritto e diretto da Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Hybris vedrà in scena Antonio Rezza con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli, e con la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Sughi: repliche al Teatro Carignano martedì 4, giovedì 6 e sabato 8 giugno alle 19.30, mercoledì 5 e venerdì 7 giugno alle 20.45, domenica 9 giugno alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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