Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di pericoloso stallo: in attesa della chiamata che possa svoltarle la vita, la donna lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Lato suo, Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali pronto a vivere l’avventura della nuova grande produzione, una serie da girare in tutto il mondo con star internazionali. A scompigliargli i piani ci si metterà il destino con un incidente che lo porta ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Trait d’union di Anna e Diego si rivela essere la figura del padre di lei, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni '80, scomparso dalla circolazione e del tutto isolato dal mondo.
Se la narrazione della donna ha uno stile principalmente cinematografico in cui sogno e realtà si confondono con un narratore che ci guida, il racconto con protagonista Diego è invece più vicino a dinamiche teatrali con una precisa rappresentazione in spazi più realistici: due stili, toni e forme differenti per una sorta di autofiction in cui l’autore dell’opera cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Le storie viaggeranno in parallelo, alimentandosi reciprocamente a vicenda come fronte e retro di una medesima medaglia in un insieme costruito con capitoli in parte indipendenti destinati a formare una struttura più vicina al romanzo che al teatro.
Coproduzione Cardellino srl, Spoleto Festival dei due Mondi e Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Ciarlatani scritto e diretto da Pablo Remón vedrà in scena Silvio Orlando, Francesca Botti, Francesco Brandi e Blu Yoshimi: due settimane di repliche al Teatro Carignano martedì, giovedì e sabato febbraio alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, la domenica alle 16, con biglietti ad Euro 37 ed Euro 34. Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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