"Un uomo steso - scrivono Rezza e Mastrella - fa le veci del tiranno. E cede il passo all’atleta di Dio che volteggia sulle sbarre con le braccia della disperazione. E poi un nano, più basso delle sue ambizioni, che usa lo scuro per fare, e la luce per dire. Frattanto qualcuno cade dall’alto e si infila i piedi nella gola. E quindi la realtà figurata delle vittime del povero consumo, connotate da assenza di astrazione, con il padrone unto dall’autorità del denaro": secondo una consolidata prassi di scrittura, l’interpretazione dei testi della coppia risulta tutt’altro che semplice, ma nel caso di Bahamuth si richiede allo spettatore la capacità e disponibilità di essere pronti ad andare incontro alle nostre miserie, alla nostra inconsistenza, e a quella schizofrenia che ci rende vittime e carnefici della vita di ogni giorno. Già, ma chi è in realtà Bahamuth? E’ l’essere supremo da affrontare che dopo una breve apparizione si sottrae al tempo e al giudizio, l’entità/creatura capace di svettare in un gran finale che vedrà i restanti personaggi fare la figura degli sguatteri mentre lui, l’autore che li muove, si affermerà come "gerarca dalla lingua biforcuta".
Produzione Rezza Mastrella / La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello su testo di Flavia Mastrella ed Antonio Rezza, Bahamuth vedrà in scena Antonio Rezza con Ivan Bellavista e Neilson Bispo Dos Santos: repliche alle Fonderie Limone di Moncalieri da martedì a venerdì alle 20.45, sabato alle 19.30, domenica alle 15.30. Biglietti ad Euro 28 ed Euro 25, Info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
BAHAMUT di Flavia Mastrella Antonio Rezza © Stefania Saltarelli.jpg