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Le relazioni disarmoniche delle BREVI INTERVISTE CON UOMINI SCHIFOSI
a cura di Roberto Canavesi
Daniel Veronese dirige Lino Musella e Paolo Mazzarelli nella trasposizione teatrale dei racconti di David Foster Wallace
Torino, al Teatro Astra, da martedì 15 a domenica 20 febbraio 2022
Di motivi validi per dedicare una serata alla visione di Brevi interviste con uomini schifosi, il nuovo titolo della stagione della Fondazione TPE in scena per una settimana al Teatro Astra di Torino, se ne possono trovare a bizzeffe: a partire dal testo, trasposizione teatrale della celebre raccolta di racconti dello scrittore statunitense David Foster Wallace che in pagine passate alla storia riesce nell’impresa di ritrarre un campionario di schifosità umane in quell’America delirante e perduta che lo condusse prima a una lunga depressione, poi al suicidio, nel 2008 alla non certo veneranda età di 46 anni. Ed ancora la regia di Daniel Veronese, icona del teatro argentino, chiamato a dirigere Lino Musella e Paolo Mazzarelli in quella che si annuncia essere una prova d’attore di assoluto livello. 

Otto dei ventitré racconti monologanti di cui compone la preziosa raccolta, diventano materia per una serie di surreali dialoghi immaginati tra un uomo ed una donna, ma interpretati da due attori chiamati ad alternarsi nei ruoli maschili e femminili, per parlare di uomini, incapaci di avere relazioni armoniche con le donne, che il pubblico sarà invitato a scrutare da vicino con occhio indagatorio: "lessi il libro non più di sei, sette anni fa - spiega il regista argentino - e già il titolo mi sedusse. La decisione di trasporlo fu naturale. La materia prima era là, pronta, che mi aspettava. Dei ventitré personaggi ne scelsi otto. Concepii lo spettacolo subito per due attori, senza deciderne il sesso. Poi, scrivendo l’adattamento, mi resi conto che avrei voluto due maschi, pronti ad alternarsi nei ruoli femminili".

Partendo dall’idea che la donna nel testo di Wallace sia figura immaginaria, entità pronta ad esprimersi con monosillabi, humour, graffiante ironia e crudele sarcasmo, Veronese confeziona un prodotto animato da una galleria umana al tempo stesso comica e disturbante: si spazia infatti dall’uomo che vanta la propria infallibilità nel riconoscere la donna che "ci sta" senza fare storie a quello che usa una propria malformazione per portarsi a letto quante più donne gli riesce, per arrivare a chi rimorchia in aeroporto una giovane in lacrime perché appena abbandonata dall’amato, o al marito che insulta la moglie che lo sta lasciando, la disprezza e la deride come una cosetta incapace di vivere senza lui accanto. 
Galleria mostruosa dalla variegata umanità per una poco confortante carrellata di perversioni e meschinità che ritraggono il maschio contemporaneo come un essere debole, maschera di cinismo se non di violenza come principale modalità relazionale con l’altro sesso: "anche il momento storico - conclude Veronese - mi pare opportuno per proporre la pièce. Fino a non molto tempo fa, certi tipi di rapporto tra uomo e donna erano accettati come assolutamente normali"

Produzione Teatro di Napoli–Teatro Nazionale, Marche Teatro, TPE–Teatro Piemonte Europa, FOG Triennale Milano Performing Arts e Carnezzeria srls,
in collaborazione con Timbre 4 Buenos Aires e Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace sarà diretto da David Veronese ed interpretato da Paolo Mazzarelli e Lino Musella: repliche al Teatro Astra tutte le sere alle 21, mercoledì 16 febbraio alle 19, domenica 20 febbraio alle 17, con biglietti a Euro 25 ed Euro 17. Info al 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.
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