Ad inaugurare la stagione del Teatro Fassino di Avigliana, programmazione promossa dall’Associazione Revejo, spazio ad uno spettacolo simbolo di quel teatro di narrazione e della memoria di cui Celestini è indiscusso maestro: per i romani il momento più tragico dell’occupazione nazista, l’eccidio delle Ardeatine rivive nella memoria di 335 vittime che ancor oggi invocano giustizia: la storia racconta che subito dopo l’attentato partigiano di via Rasella, i tedeschi risposero al per loro colpevole silenzio dei partigiani uccidendo per rappresaglia dieci italiani per ogni tedesco morto. Un falso storico, sembra dirci Celestini, avvalorato dalla testimonianza riferita nel processo del novembre 1946 dal generale Kesserling che a precisa domanda rispose "ora in tempi più tranquilli dopo tre anni passati devo dire che la idea sarebbe stata molto buona".
E se la narrazione della lotta partigiana e dell’occupazione nazista a Roma viene spesso ancor oggi raccontata in maniera confusa e contraddittoria, è proprio intorno all’eccidio delle Ardeatine, ed all’azione di via Rasella che lo precedette, che si sono negli anni concentrati aneddoti e ricostruzioni utili alla definizione di un mito negativo, di una storia raccontata al contrario: "io ho provato - conclude Celestini - partendo dai materiali pubblicati nel libro di Portelli a dare voce a quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera viva, diretta e non rovesciata".
Produzione Fabbrica srl a partire dal testo L’Ordine è già stato eseguito di Alessandro Portelli, Radio clandestina di e con Ascanio Celestini sarà in scena sabato 15 gennaio al Teatro Eugenio Fassino di Avigliana con inizio alle ore 21: biglietti ad Euro 15 ed Euro 12 acquistabili in cassa o in prevendita su www.vivaticket.com/it/biglietto/radio-clandestina/171422. Informazioni scrivendo all’email info@borgatedalvivo.it e sul sito www.borgatedalvivo.it.
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