Testo: Margaret Mazzantini
Regia: Leo Muscato
Scene: Federica Parolini
Costumi: Lisa Ruffini
Interpreti: Nancy Brilli, Chiara Noschese
Produttore esecutivo: Michele Gentile
Organizzazione: Carmela Angelini
Ci si muove tra realismo e astrazione, tra il basso quotidiano e citazioni ‘alte’ (Kant per esempio). Tanto che a volte vorresti (e sulla pagina lo potresti fare) che ci si fermasse per risentire quella battuta o quel riferimento colto. C’è però la materia di fondo che fa sì che in sala le donne ogni tanto ridano e gli uomini si accodino solo sugli applausi. A questa materia (ma anche alle problematicità del testo) si applicano due attrici che, grazie alla loro professionalità e ad una versatilità davvero di grande livello, danno corpo ad un profluvio di parole delineando due caratteri che finiscono con l’essere il concentrato di due sguardi diametralmente opposti sulla vita. I quali però non sospettano cosa riservi loro il futuro. Giocano molto (soprattutto Noschese/Ortensia) sull’iperbole e su una fisicità compressa e inibita oltre ogni limite e intervengono sulla freddezza di un testo tutto di testa dando credibilità ai loro personaggi che sfiorano il grottesco ma sono sempre più posseduti, man mano che l’azione procede, da pensieri e azioni che più d’una donna può riconoscere come facenti parte del vissuto. A quel punto l’identificazione diviene possibile e i convinti applausi finali ne sono la prova.
@Ornella Foglia