Si parte a Tedacà bellARTE venerdì 11 febbraio alle 21 e sabato 12 febbraio alle 19 con le due repliche di Furiosa Scandinavia di Antonio Rojano, produzione Settembre Teatro / Tedacà, in collaborazione con Acción Cultural Española, Teatro Biondo di Palermo ed Università degli Studi di Torino, diretta da Javier Sahuquillo con Roberta Lanave, Elio D’Alessandro, Stefano Accomo e Marta Bevilacqua, sua anche la traduzione: dopo il felice debutto della scorsa estate al Teatro Gobetti spazio ad un progetto, ispirato a La ricerca del tempo perduto, con cui ci si addentra nella geografia delle delusioni amorose, tra ossessioni di matrice proustiana e nevrosi da social network.
Riflessione sulla maternità, ma anche sul peso nella nostra vita delle scelte e dei ricordi: è un percorso ad ostacoli il viaggio che i protagonisti si trovano ad intraprendere, uomini e donne sbalzati dal futuro che danno l’impressione di vivere in un tempo di passaggio. Sarà proprio l’ossessione per l’amore perduto a fare incontrare i due protagonisti, Erika M. e Balzacman, moderni nickname tramite i quali si danno appuntamento per un incontro tra due persone appena abbandonate: e se la donna preferisce l’oblio medico, affidandosi alla pillola che cancella le memorie spiacevoli, lui sceglie di non dimenticare nulla, vivendo un delirante quanto pericoloso soggiorno in Norvegia. Un viaggio fisico speculare all’itinerario dell’anima per il racconto destinato a risolversi in profondo conflitto, al tempo stesso metafora di un evidente disagio e cifra distintiva della generazione dei cosiddetti millennials.
Dalle delusioni al racconto di una storia d’amore di periferia, in bilico tra passato e presente, il passo è assai breve e cosi, a San Pietro in Vincoli domenica 13 febbraio alle 19, lunedì 14 e martedì 15 febbraio alle 21, sarà la volta di Ma pure questo è amore, produzione Teatro Linguaggicreativi con Gabriele Genovese e Valeria Perdonò diretti da Simona Migliori, autrice anche del testo.
Lui è un ragazzo di periferia, di strada, mentre lei, 18 anni, divide il suo tempo al mattino nella scuola del centro ed al pomeriggio sul muretto del quartiere, eternamente in conflitto con se stessa, fuori posto in entrambi i luoghi: personalità mai così diverse, accomunati dalla comune inadeguatezza al tempo che si trovano a vivere, si macerano in una reciproca e reale attrazione pronta a dissolversi proprio quando sembra sfociare in qualcosa di serio, dividendo forse per sempre le loro strade. Si ritroveranno dopo vent’anni, nello stesso posto in cui si erano incontrati, in condizioni del tutto diverse: l'uomo è un relitto umano senza un futuro, la donna è diventata un’agiata borghese prigioniera di un’ordinata e apparentemente perfetta quotidianità nella quale come da ragazzina si sente del tutto fuori posto.
Da un lato il disperato grido di Giorgia a Salvatore che rivela il dramma di madre mancata, di donna incompleta che desidera un figlio più di ogni altra cosa: dall’altro le parole di Salvatore per Giorgia, discorsi non privi di segreti che danno vita ad un nuovo inaspettato incontro da cui sboccerà il germoglio della speranza di riuscire, questa volta insieme anche solo per un attimo, a riconciliarsi con la vita. "Ma pure questo è amore - è scritto nella presentazione - è la storia di due ragazzi fuori posto, di sogni infranti, di scelte sbagliate, di desideri svaniti nella frenesia della quotidianità. È una storia fatta di lampi comici e momenti drammatici, scanditi da un montaggio quasi cinematografico, da continui flashback e dialoghi serrati".
Dall’amore di coppia si passa a quello per la famiglia con Senza Famiglia di Magdalena Barile, testo finalista al Premio Scenario 2017 presentato ad OFF TOPIC da mercoledì 16 a venerdì 18 febbraio alle 21 nella produzione Il Mulino di Amleto/AMA Factory diretta da Marco Lorenzi ed interpretata da Christian di Filippo, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Alba Maria Porto, Angelo Maria Tronca: in scena si racconta di una famiglia di cinque personaggi, tra conflitti e impossibilità di esprimersi con affetto, con una nonna, reduce dai combattivi anni '70, all’improvviso risorta per convincere la figlia a cambiare vita.
"Quando abbiamo cominciato a creare su Senza Famiglia - scrive Marco Lorenzi - pensavo di trovarmi alle prese con uno spettacolo che avrebbe parlato in modo originale e divertente della buona vecchia istituzione della famiglia italiana. Invece non solo mi ero sbagliato, ma ho proprio cambiato la mia prospettiva": se è vero infatti che si parla di una nonna che "ha fatto gli anni ‘70" è altrettanto innegabile come il racconto sia la storia di una educazione politica e sentimentale tra generazioni destinata ad un grottesco fallimento. Quel che ne consegue, in un crescendo di comicità non priva di grottesco, sarà un esito dalle molteplici interpretazioni, per alcuni inquietante horror psicologico, per altri la difficoltà (o l’impossibilità) della trasmissione di un’esperienza: una commedia o forse una tragedia, il resoconto della crisi di un’epoca, o il funerale di quella stessa epoca.
Per tutti gli spettacoli del cartellone di FTT-Fertili Terreni Teatro importo biglietti deciso dallo spettatore ad Euro 8, Euro 10 o Euro 15 voluto per incentivare la fruizione del teatro alle fasce più deboli. Prenotazione scrivendo all’email biglietteria@fertiliterreniteatro.com o contattando via telefono o Whatsapp il numero 331.39.10.441.
Ma pure questo è amore - Michele Piccinini.jpg