Correva il lontano 1931 ed il nostro paese stava prendendo un’inquietante piega come conferma l’invito-obbligo rivolto ai docenti universitari di prestar giuramento di fedeltà al Duce ed al Re: un aut aut cui aderirono più di 1200 nomi, e che vide 12 eroi rifiutarsi firmando di fatto la propria condanna con tanto di fuoriuscita dal mondo accademico.

Il giuramento, inedito teatrale a cura di Claudio Fava in scena nel fine settimana per la stagione della Fondazione TPE, proprio questo racconta, l’epopea di un gruppo di persone che compie l’estremo atto di coraggio di ribellarsi e dire no: al centro della storia la figura di uno di questi dodici, il poco più che cinquantenne medico legale Mario Carrara abituato a vivere un mondo tutto suo dove gli alti ideali non escludono il personale e privato disagio esistenziale. ``Attorno a lui - scrive Claudio Fava - corre l'Italietta conformista dei primi anni del fascio. Carrara lentamente intuisce l’agonia scellerata di un Paese in cui tutti sanno cosa sta accadendo ma pochi scelgono di stare dalla parte giusta”.

Uno dopo l’altro si percepiscono i segnali della crisi senza fine, e quando anche a Carrara il rettore dell’ateneo comunica data e modalità del giuramento, da molti sottoscritto per garantirsi un futuro tranquillo e tutelato, ecco far capolino il senso dell’onore, il coraggio di urlare il proprio rifiuto in nome di una coerenza e di una libertà con cui si mettono in discussione i principi cardine della propria vita: e poco importa se si spalancheranno le porte del carcere in cui per anni ha lavorato da medico, e dove ora Carrara entrerà da detenuto non prima di aver subito l’umiliazione di veder riassegnata l’amata cattedra ai colleghi fedeli al regime. ``Per restituire in modo chiaro l’universalità di questo tema - scrive il regista Ninni Bruschetta - ho pensato a una messa in scena asciutta, fedele al testo. È importante che si percepisca l’atmosfera del tempo, il drammatico contesto storico sociale del fascismo, con la sua estetica, la sua retorica e i suoi segni spesso spacciati per simboli”. 

Produzione Teatro Stabile di Catania, scritta da Claudio Fava e diretta da Ninni Bruschetta, Il Giuramento vedrà in scena David Coco, Stefania Ugomari Di Blas Antonio Alveario, Simone Luglio, Liborio Natali, Pietro Casano, Federico Fiorenza, Luca Iacono ed Alessandro Romano: repliche al Teatro Astra da venerdì e sabato alle 21, domenica alle 18, con biglietti ad Euro 22 ed Euro 15.

Info allo 011.56.34.352 o su www.fondazionetpe.it.