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IL BALLO di Sonia Bergamasco ispirato a Irène Némirovsky
a cura di Roberto Canavesi
Rilettura di un romanzo subito diventato discusso caso letterario
Torino, al Teatro Gobetti, da martedì 6 a domenica 11 marzo 2018
Per meglio comprendere quanto e come la produzione letteraria possa rispecchiare il reale vissuto del suo autore consigliamo Il ballo, favola nera di Irene Némirovsky intrisa di una spietatezza assai vicina al tragico destino della scrittrice morta ad Auschwitz, avversata ai limiti dell’odio da una madre egoista e narcisista che le sopravvivrà a lungo ultimando serenamente i propri giorni. 

Biografia all’insegna della sofferenza che si riflette alla perfezione nella parabola della quattordicenne Antoinette, figlia adolescente di una coppia di ebrei arricchiti su cui la madre riversa i propri accessi di odio e cattiveria negandole da ultimo la tanto desiderata partecipazione a quel ballo che avrebbe per la giovane rappresentato l’ingresso in società: per un tanto irreale e tremendo ménage tra madre e figlia altrettanto crudele sarà la vendetta ordita.

Dolore e disamore della pagina scritta destinati a rivivere nella versione teatrale ideata ed interpretata da Sonia Bergamasco, in scena al Teatro Gobetti per la stagione dello Stabile torinese: ``questa storia - scrive l’interprete - raccoglie cinque voci essenziali: la madre, la figlia, il padre, l’istitutrice e la vecchia cugina. Una storia di vendetta e disamore. Attraverso lo sguardo di Antoinette, la figlia adolescente, cerco negli specchi le figure di un teatro che sonnecchia nelle pieghe del quotidiano”. Un racconto sofferto per l’incontro-scontro tra due opposte generazioni con la figlia pronta a servirsi della scrittura per consumare a distanza di anni la vendetta a lungo sognata: la parola scritta diventa così ferale arma da rivolgere in generale contro l’istituto della famiglia, ed in particolare verso la figura della madre, l’uno e l’altra incapaci nel tempo di tributarle l’atteso amore. ``Tutto questo - conclude la Bergamasco - diventa anche dichiarazione d’amore nei confronti della letteratura, del libro come oggetto e come cura, della lettura come invenzione di mondi e materia sediziosa”. 
In scena si materializzeranno le parole della Némirovsky ma anche, in un gioco di specchi e di rifrazioni tra mondi lontani, suggestioni da Il Piccolo Principe, Cenerentola e Biancaneve per uno sguardo sul presente tra realtà e finzione. 

Produzione Teatro Franco Parenti, in collaborazione con la stessa interprete, Il ballo è scritto, diretto ed interpretato da Sonia Bergamasco: per la stagione dello Stabile torinese repliche al Teatro Gobetti martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30. 
Biglietti ad Euro 28 ed Euro 25 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.

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