In scena al Teatro Carignano con regia ed interpretazione di Gabriele Lavia, Il padre è spettacolo in cui la tragedia del singolo si assolutizza per riflettere sul precipitare dell’uomo e sulla crudele sopraffazione da parte della donna: il tutto prende le mosse da una vicenda familiare tanto banale quanto normale, lo scontro sull'educazione da impartire alla figlia. Se per la giovane Berta, infatti, il padre immagina un futuro in città a studiare prima, e poi come insegnante, la madre si nutre di opposte aspettative tanto che, facendo leva su di un carattere determinato e pronto a tutto, arriva ad instillare nel marito il dubbio sulla sua effettiva paternità. Grazie all'aiuto del medico di famiglia, la donna arriverà ad ottenere l'interdizione dell'uomo, sprofondando il consorte in un baratro mentale di disperazione e desolazione che finirà per annientarlo. ``Il nostro spettacolo - scrive Lavia - precipita l’azione dentro una vertigine di velluto rosso sangue dove il quieto salotto familiare comincia ad affondare nel naufragio di ogni certezza. È il naufragio del mondo e della storia. Ma forse la vita non è altro che un naufragio”: nella tragedia che Nietzsche definì ``un capolavoro di dura psicologia” si materializza la crisi dell'istituto famigliare borghese nel corpo a corpo tra un uomo e una donna in grado di far risaltare l'atavica impotenza del maschio di fronte alla fragilità dell’anima e delle relazioni.
Produzione Fondazione Teatro della Toscana, Il padre di August Strinbderg sarà diretto da Gabriele Lavia, anche in scena con Federica Di Martino, Giusi Merli, Gianni De Lellis, Michele Demaria, Anna Chiara Colombo, Ghennadi Gidari e Luca Pedron: due settimane di repliche al Teatro Carignano il martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30. Biglietti ad Euro 37 ed Euro 31 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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