``La storia - è scritto nella presentazione - è quella di Eugenio, giovane che passa intere notti perdendo tutti gli averi della moglie e di Ridolfo, il proprietario della bottega che fa di tutto per proteggerlo”: se è vero che ancor oggi l’industria del gioco rappresentate la quinta fonte di introito per le casse dello stato, La bottega del caffè non potrà non impressionare per la spiazzante attualità di un messaggio che, trasposto ai giorni attuali, può specchiarsi nel mondo dei video poker più che nei fumosi locali delle sale da gioco. Allora come oggi, a far da corollario ai due protagonisti, un micro cosmo di truffatori ed approfittatori pronti a vivacizzare la vicenda con equivoci, battute sagaci e svelamenti: dalle caratteristiche atmosfere goldoniane ci si troverà così in una sorta di pubblica piazza, spazio fisico e mentale dove dar forma una tragicommedia privata che esalta la forza comica del testo senza celarne i risvolti amari, lasciando al contrario sempre una porta aperta alla speranza, alla possibilità di un riscatto.
Produzione La Confraternita del Chianti, diretta da Marco Di Stefano ed interpretata da Valeria Sara Costantin, Giovanni Gioia, Marco Pezza, Diego Runko e Giulia Versari, per La bottega del caffè appuntamento venerdì 26 gennaio alle 21 con biglietti ad Euro 12 ed Euro 10 con info allo 011.044.61.58 o su www.teatroabitato.it.
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