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Giovani del presente che non pensano al futuro, giovani del futuro in cerca di un presente
a cura di Roberto Canavesi
Il collettivo padovano Amor Vacui e la coproduzione torinese tra Mulino ad Arte e Il Mutamento Zona Castalia
Torino, a Tedacà bellArte, venerdì 16 e sabato 17 febbraio 2018
Una due giorni tutta dedicata ai giovani è quella che propone il cartellone de La dolce rivoluzione con il tradizionale doppio appuntamento nella sala di bellArte: venerdì 16 febbraio protagonista sarà il gruppo veneto Amor Vacui con il suo Domani mi alzo presto, spettacolo diretto da Lorenzo Marangoni, con Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo e Andrea Tonin, insignito della Menzione speciale al Premio Giovani Realtà del Teatro 2015
``È lunedì mattina - scrive la Compagnia - è una settimana decisiva per le scelte di vita di tre giovani adulti che condividono lo stesso appartamento, eppure sembrano impegnati a fare una sola cosa: rimandare a domani”: giorni e notti trascorse a guardare infinite serie TV con cui potersi costruire un mondo immaginario che faccia da scudo al mondo reale verso cui si è sempre provata una diffidenza mista a paura. Su tutto il ritornello del titolo, vero e proprio karma di un’esistenza, vissuta senza la minima progettualità, la cui unica religione sembra essere il procrastinare all'infinito le anche più elementari esigenze: sessanta minuti di commedia per riflettere su una promessa fatta ogni sera, e puntualmente disattesa ogni mattina. 

Dall'impietoso sguardo sul presente ad un immaginifico tuffo nel futuro, sabato 17 febbraio, con Chaos-Humanoid B12 presentato da Costanza Frola e Jacopo Trebbi sul testo, scritto e diretto da Daniele Ronco, vincitore nel 2017 del Bando per Nuove Drammaturgie Le strade degli altri: ``ambientato nel 2026 - è scritto nella presentazione - in un mondo dove il progresso tecnologico è talmente avanzato che l’uomo si è dimenticato di sé stesso, in cui l’integrazione rimane un problema irrisolto con la nascita di forme di intolleranza nostalgiche di un passato che ritorna”. In un’ambientazione che tanto richiama le pellicole di fantascienza si snoda il racconto di un biancaliano e una di verdiana, entrambi costretti a convivere in un campo di sterminio costruito dagli Humanoid B12, robot di ultima generazione freschi di dichiarazione guerra all'intera umanità: vittime di un imperante progresso tecnologico, primo responsabile dell'assoluta deriva dei sentimenti, i due sopravvissuti si trovano a dividere gli angusti spazi di un luogo di prigionia, tra lavori forzati e violenze psicologiche, in una quotidianità scandita dalla continua ricerca di possibili forme di integrazione.

Repliche a bellArte con inizio alle 21 e biglietti a Euro 10 ed Euro 8: info e prenotazioni allo 011.77.27.867 o all'email info@tedaca.it.
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