Una rincorsa assai lunga ha accompagnato questa messinscena come testimonia il fine lavoro di cesello realizzato sul testo interessato dalla drastica riduzione di molte delle lunghissime battute del protagonista, a favore di un maggiore spazio per i restanti personaggi di solito sacrificati: ed ancora la parziale traduzione della lingua originale in un dettato teatrale a noi più vicino, e per certi versi più comprensibile. ``Ho fatto della follia - scrive Carlo Cecchi - e della recita della follia di Enrico IV, che nell'originale ha una causa clinica un po' banale, una decisione dettata da una sorta di vocazione teatrale: non per nulla, il teatro, il teatro nel teatro e il teatro del teatro, sono il vero tema di questo spettacolo”.
Dopo Sei personaggi in cerca d’autore, il secondo indiscusso manifesto pirandelliano con cui Enrico IV condivide l'anno del debutto, per uno degli ultimi grandi istrioni della scena italiana un nuovo incontro ravvicinato con quell'idea di recitazione che, mai come in questo caso, non è da considerarsi solo forma espressiva che si oppone alla vita, ma elemento che con essa si interseca, a tratti sovrapponendosi per acquisire realtà.
Produzione Marche Teatro, adattamento e regia di Carlo Cecchi, Enrico IV di Luigi Pirandello vedrà in scena Carlo Cecchi, Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò e da Federico Brugnone, Davide Giordano, Dario Iubatti, Matteo Lai, Chiara Mancuso e Remo Stella: due settimane di repliche il martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30. Biglietti ad Euro 37 ed Euro 31 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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