`"Tutto ciò che chiamiamo progresso - scrive Balasso - serve spesso a mascherare la perdita di terreno sotto i piedi della nostra anima; Sartana continua ad arrampicarsi aggrappandosi a tutti quelli che trova intorno per dimenticare che, perso il contatto con la terra, perdiamo anche la capacità di spiccare il volo”: all'apparente crescita esteriore può corrispondere una discesa interiore verso gli inferi, questo in estrema sintesi il messaggio che contraddistingue l'intera trilogia destinato a riaffermarsi nelle surreali vissute dal protagonista come da alcuni personaggi già presenti nel primo capitolo, dalla moglie Lea all’amico di famiglia Ettore Bordin, sempre pronti a giocarsi il tutto per tutto pur di raggiungere i vertici della piramide economica.
Rincorsa al successo che porterà Sartana a scalare vette sempre più ripide fino all'inevitabile incontro-scontro con il nemico numero uno, il debito: tutto questo prenderà forma in un tourbillon di grottesche situazioni e continui colpi di scena, servendosi di una lingua italiana contaminata da inserti regionali per un divertente cocktail di parole e suoni.
Produzione Teatro Stabile del Veneto–Teatro Nazionale con regia collettiva degli interpreti Natalino Balasso, Francesca Botti, Andrea Collavino, Marta Dalla Via, Denis Fasolo e Beatrice Niero per Toni Sartana e le streghe di Bagdad repliche alle Fonderie Limone martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30: biglietti ad Euro 28 ed Euro 25 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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