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RE LEAR, tragedia della crudeltà dell’uomo contro i suoi simili
a cura di Roberto Canavesi
Giorgio Barberio Corsetti incontra Shakespeare nell'opera simbolo del conflitto generazionale
Torino, al Teatro Carignano, da venerdì 2 a domenica 11 febbraio 2018
Tragedia di padri e di figli, Re Lear fu composta tra il 1605 ed il 1606 in una stagione creativa attraversata dalla speranza che le nuove generazioni potessero riscattare il mondo di corruzione e disperazione ereditato dai genitori: nel corso dei secoli al centro di innumerevoli riletture, la piéce del Bardo rivive ora nell'allestimento diretto da uno dei grandi sperimentatori della scena italiana, Giorgio Barberio Corsetti, che si accinge a vivere un incontro di indubbia suggestione ed attualità a partire dalla ricerca dell’immagine come elemento scenografico e drammaturgico. 

`Lear avviene adesso - scrive il regista - nei nostri giorni, in un mondo fluttuante, dove l’economia e la finanza ci spingono da una crisi all'altra. È la storia del potere della successione, di padri e figlie, figli e padri”: lettura particolare, quella proposta da Barberio Corsetti, con una struttura tripartita proprio come in tre parti risulta essere diviso il regno del protagonista. Al dramma delle famiglie Lear e Gloucester, dove il pubblico arriva ad avere un ruolo attivo, segue la seconda parte in cui la natura si confonde con la mente, e la scena perde i contorni della realtà: da ultimo irrompe la guerra, innocente battaglia di soldatini al cui interno il re dovrebbe essere salvato dalla figlia che ha cacciato, salvo uscir sconfitto lasciando al potere la necessità di ricostituirsi intorno ad un nuovo personaggio. 

Esiste nel concreto la possibilità di una giustizia assoluta? Quesito di valenza universale che scaturisce dal racconto di orribili ed insensate azioni, indotte principalmente da una cieca volontà di potere, destinate a prender forma nell'insanabile scontro tra paternità ed eredità, tra legittima successione e vigliacca usurpazione: `è una favola - conclude Barberio Corsetti - ed è una tragedia di padri e figli. Lear e le sue figlie, Gloucester ed i suoi figli. I padri fraintendono i figli, i figli tradiscono i padri”. Diabolica parabola il cui approdo esito finale non potrà che essere la follia di Lear o la cecità di Gloucester, il buio degli occhi e il buio della mente. 

Re Lear, coproduzione Teatro di Roma-Teatro Nazionale/Teatro Biondo-Stabile di Palermo, diretta da Giorgio Barberio Corsetti, vedrà in scena il cast con Ennio Fantastichini, Michele Di Mauro, Roberto Rustioni, Francesco Villano, Francesca Ciocchetti, Sara Putignano, Alice Giroldini, Mariano Pirrello, Pierluigi Corallo, Gabriele Portoghese, Andrea Di Casa, Antonio Bannò e Zoe Zolferino: repliche al Teatro Carignano lunedì, martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30. Biglietti ad Euro 37 ed Euro 31 con info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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