In scena al Teatro Carignano per il cartellone Diversamente classico del Teatro Stabile di Torino, ispirato ad un fatto realmente accaduto, l’atto unico racconta di una donna che chiede ad un uomo delle istituzioni, peraltro deciso a non darle ascolto, di essere arrestata per aver ucciso il marito, riaprendo così un caso chiuso dieci anni prima come suicidio: "una notte di freddo e di pioggia - scrive Gabriele Lavia - a Le Havre, in Normandia. Una donna entra in un commissariato. C’è un vecchio commissario che sta per andare in pensione. La donna viene ad autodenunciarsi. Ha ucciso il marito dieci anni prima. Lo ha spinto giù dal balcone, undicesimo piano". E se alla legge di gravità fisica non ci si può sottrarre, con il destino segnato per la vittima del salto nel vuoto, alla legge della gravita morale ci si può opporre? E se sì, per quanto tempo? La legge del rimorso e del dolore, in poche parole dei sensi di colpa, non è certo meno ineluttabile dei nove e ottantuno metri al secondo, e così accade che un uomo ed una donna in una fredda ed anonima notte possano prendere all’improvviso coscienza delle loro cadute, di quegli sbagli di una vita intera che all’improvviso, come fantasmi della coscienza, irrompono a presentare il conto.
Produzione da Effimera srl in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana, Le leggi della gravità dal romanzo Les lois de la gravité di Jean Teulé è adattato e diretto da Gabriele Lavia, anche in scena con Federica Di Martino: due settimane di repliche al Teatro Carignano martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, domenica alle 15.30. Biglietti ad Euro 37 ed Euro 34 con info allo 011.51.69.555, all’800.235333 o vendita online su www.teatrostabiletorino.it.
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