Ultimato nel giugno del 1936, pochi mesi prima di esser fucilato da una milizia franchista, con La casa di Bernarda Alba Garcia Lorca porta in scena una matriarca oppressiva e senza pietà decisa ad imporre alle figlie, alla morte del secondo marito, otto anni di lutto che per loro rappresenteranno una sorta di infinita clausura destinata a risolversi in acceso dramma famigliare: scelta definitiva che, in una dimensione fortemente maschilista, nelle intenzioni della madre intende affermare l’unica possibilità di vita per la figura femminile, i cui esempi opposti pronti a sposare una causa liberale sono destinati al confino dalla società, condannate sia moralmente che fisicamente. In un mondo attraversato da rigide ed assurde convenzioni sociali, alla figura femminile è chiesto di sottomettersi a norme prestabilite ed agli uomini, sia in campo familiare che affettivo, indirizzando la propria esistenza su di un’idea malata quanto condivisa di decenza pubblica ed onore.
Produzione Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale diretta da Leonardo Lidi, suoi anche traduzione ed adattamento, La casa di Bernarda Alba vedrà in scena Francesca Mazza, Orietta Notari, Francesca Bracchino, Paola Giannini, Barbara Mattavelli, Riccardo Micheletti, Matilde Vigna e Giuliana Bianca Vigogna: fino al 30 settembre repliche al Teatro Gobetti martedì, giovedì e sabato alle 19.30, mercoledì e venerdì alle 20.45, la domenica alle 15.30, con biglietti ad Euro 28 ed Euro 25: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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