Un monologo intenso e cinico, divertente e surreale, ambientato nella profonda Sicilia dove una donna racconta la propria storia, quella di una giovane siciliana innamorata del marito straniero, ma fedele al proprio borgo di nascita. La sentita appartenenza alla sua terra diventa per lei vincolo da cui è difficile slegarsi, e cosi quando insieme al marito riceve una serie di intimidazioni mafiose, se l’uomo si ribella e denuncia, lei sceglie di cedere e di assecondare, inseguendo in segreto il sogno della bella vita che metterà a dura prova il suo stesso matrimonio: "attraverso le sue parole - è scritto nella presentazione - il pubblico entra nella vita del quartiere, ma anche nella intimità della coppia, il cui legame non regge alla prova. Né regge Rita, tormentata dalle sue paure e fragilità, schiacciata, logorata, ridotta alla follia. Un testo forte, emozionante, sulla corruzione che consuma, corrode, porta via tutto".
Il racconto di una stagione della vita che Rita, oggi anziana signora riferisce dalla stanza di una clinica o di un ospedale, interloquendo con un fantomatico medico accorso in bagno dopo che la donna ha pensato bene di colpire con un pugno l’infermiera. Sarà proprio la domanda più banale, "cosa è successo?" che le rivolge l’uomo, a smuovere i ricordi di Rita, ad indurla a riavvolgere il nastro dei ricordi alla ricerca del reale significato di Con sorte, parola scissa che diventano due, la complicità e l’unione ma anche un destino che fa rima con morte.
Il sipario su Summer Plays/Nuove destinazioni calerà definitivamente martedì 3 e mercoledì 4 agosto con le due repliche di Signorina, lei è un maschio o una femmina?, produzione Asterlizze Teatro di Giulietta Vacis e Gloria Giacopini, quest’ultima anche in scena: un piccolo manuale di sopravvivenza sotto forma di stand up comedy che affronta tra il serio ed il faceto il tema della violenza sulle donna, e più in generale il tema della violenza. "Se da bambina - scrivono le autrici - ti insegnano che ti deve piacere il rosa perché sei una femmina, ma a te piace terribilmente il blu, cosa succede? E se ti avevano detto che le femmine hanno la voce fatata e tu quando parli sembri il Gabibbo, cosa significa? Il mondo sembra andare in tilt e di conseguenza anche tu finisci per non riconoscerti più". Ed ancora la sottile, spesso irriconoscibile, violenza che si insinua tra i banchi dell’asilo, dove l’accidentale dimenticanza del grembiulino rosa può bastare a mettere in crisi un’intera identità, o i primi equivoci con la madre o la compagna di banco che vorrebbe tanto tu diventassi il suo fidanzatino. In un’epoca in cui molto si discute su identità di genere, su maschile e femminile, non potrebbe essere che tutte queste classificazioni ci stiano facendo dimenticare la reale essenza della singola persona, il suo essere individuo, indirizzando il sentire comune verso una progressiva e pericolosa riduzione del concetto di identità?
Per Con Sorte e Signorina, lei è un maschio o una femmina? repliche alle 21 con biglietti ad Euro 10 ed Euro 5: info allo 011.51.69.555 o su www.teatrostabiletorino.it.
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